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martedì 31 gennaio 2017

TEBANO

NUOVA PRESENTAZIONE
Giovedì 23 febbraio2017 - ore 18
 l'autrice Patrizia Capitanio sarà presentata 
dal prof. Gian Battista Vai (Museo Cappellini Bologna) 

PINACOTECA COMUNALE 

Questo evento è inserito all'interno delle iniziative 
 dell'Ass. Amici dell'Arte di Faenza che intendono 
valorizzare il nostro territorio approfondendo 
le tematiche del paesaggio nelle sue più varie decinazioni
 clicca per saperne di più su Gian Battista Vai 



Faenza
TEBANO
Una piccola località delle colline faentine, 
viva oggi come ieri
di Patrizia Capitanio

Patrizia Capitanio
operatrice dei 
Beni Culturali
e Presidente della 
Pro Loco di Faenza
Per chi è nato nelle Romagne, la piccola patria, il borgo, il villaggio in cui si è nati hanno un richiamo forte almeno quanto quello delle isole britanniche sui loro abitatori autoctoni o migrati.
Ne nascono libri e articoli detti, appunto, di storia patria, come questo che non fa eccezione e aggiunge un’altra piccola perla alla ricca collezione romagnola.
D’altra parte la storia di quasi tutti questi insediamenti è almeno millenaria, e, se ci si riferisce anche all’archeologia, alla preistoria, e alla geologia, il tempo si allunga, lo spazio si allarga, e l’interesse da strettamente locale diventa assai più vasto e talora globale.
In genere si comincia dai Santuari o dalle Pievi. Poi si passa alla storia, alla viabilità, alla geografia, alle acque, al paesaggio, alla geologia, alle cave, all’agricoltura, dall’industria, alla socialità, alle memorie e al patrimonio storico e artistico, fino a completare un microcosmo, nelle due varietà di “piccolo mondo antico” o di anticamera rivolta al futuro perché memore del passato.
Spesso però tali libri sono pieni di curiosità e notizie utili a qualcuno, ma disperse in una massa noiosa e pedante. Non è questo il caso. Qui testo e illustrazioni gradevoli si equivalgono nell’ingombro, e la trattazione, quando non ridotta a semplice
Le campane di Tebano, di Giovanni Guerrini

scheda (utile anche per la didattica), è agile e sintetica. è ovvio che nelle varie tematiche trattate la storia antica e recente abbia la parte del leone. In essa ho ritrovato anche memoria di un collega mineralista all’Università di Parma, distinto per scienza e cortesia, il professor Francesco Emiliani Zauli Naldi, che qui mi piace ricordare.
Parte delle storie raccontate sono estratte da opere già pubblicate, ma il focalizzarle nei loro riflessi su un insediamento periferico e non centrale è già un merito. Almeno un terzo di esse però sono frutto di testimonianze verbali oppure scritte ma inedite, e quindi destinate alla scomparsa. Questo recupero è merito originale e principale dell’autrice, a beneficio non solo dei tebanesi di oggi e di domani, ma di zone assai più estese della Romagna, la piccola grande patria.
dalla prefazione di Gian Battista Vai
Museo Geologico Giovanni Capellini,
Alma Mater Studiorum – Università di Bologna


192 pagine illustrate a colori
euro 15,00
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cartabiancaeditore@virgilio.it 
  
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